Il 9 maggio Monika Jakiela, General Manager della Developing Mobility Agency - DMA Servizi è stata lieta di ospitare la deputata On. Bożena Kamińska della Republica polacca (membro della Commissione Parlamentare per i contatti con la Diaspora Polacca e della Commissione Parlamentare della difesa nazionale), in uno dei più grandi Centri di guida sicura d’Europa, quello di Vallelunga.
L’Onorevole ha potuto testare le varie prove del Centro superando brillantemente tutte le difficoltà nonostante le condizioni meteorologiche avverse.
Nel corso dell’incontro ha visitato l’intero impianto del Centro di guida sicura: area congressi, percorso off-road, fino agli scavi dell’antica strada romana.
Il direttore generale del Centro ACI Vallelunga, Alfredo Scala, e Monika Jakiela le hanno, poi, illustrato i problemi e gli esempi di buone pratiche in materia di sicurezza stradale al fine di trovare le soluzioni più innovative per migliorare la cultura della sicurezza stradale in Polonia e in Italia.
L’On. Bożena Kamińska nella sua seconda parte del programma di visita in Italia, sempre accompagnata da Monika Jakiela, nel corso di una cena ha incontrato i rappresentanti polacchi per discutere della attuale situazione della comunità polacca, per studiare come affrontare una serie di problemi e, soprattutto, con lo scopo di implementare i progetti culturali-patriottici.
Cosmoprof, oltre 3mila espositori da 70 Paesi.
Monika Jakiela di DMA Servizi è stata ospite dell'Agenzia Polacca per gli Investimenti e il Commercio alla Conferenza Stampa durante la fiera COSMOPROF a Bologna il 16 marzo 2019.
Patrycja Niemczyk-Favaro Direttrice della Agenzia PAIH sottolinea che l'obiettivo del programma industriale è quello di promuovere i prodotti a marchio polacco e rafforzare l'immagine del nostro Paese e dell'economia polacca nel mondo.
Manifestazione chiave per tutto il settore, come testimoniano gli oltre 265 mila operatori professionali attesi in città provenienti da 152 Paesi. Segno che la bellezza non sente crisi e la cura del corpo, così come la ricerca del benessere, sono al centro dei pensieri dei consumatori. Tra le mission della manifestazione la maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale per un settore spesso criticato. Spazio quindi alla cosmesi green con prodotti attenti all'ambiente. Da qui l'installazione di No.Co. - No Compromise, che ripercorre il processo di produzione per la cura e la detersione dei capelli. Mentre the Cosmopack Factory illustra il ciclo tecnologico per una produzione industriale sostenibile che, grazie a una formulazione naturale frutto di ricerche avanzate, si può classificare come water safe. Tantissimi gli eventi collaterali. Come 'Leonardo Genio e Bellezza', mostra inedita dedicata a Leonardo da Vinci a 500 anni dalla scomparsa, e alle innovazioni da lui portate nel campo cosmetico, dalle acconciature alle tinture per capelli. Infine il Cosmoprof Awards che ogni anno premia il progetto più innovativo portato dagli espositori, un contest che riguarda tutti i comparti dell'industria cosmetica.
Il 5 maggio 2019 si è svolta, nei giardini dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma, la Festa delle Comunità Polacche all'estero.
Tra gli invitati era presente Monika Jakiela, General Manager della DMA Servizi, insieme a diversi rappresentanti della comunità polacca. Per l’occasione nella sede della rappresentanza diplomatica si è svolta una cerimonia davvero speciale, con la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni polacche, del mondo politico, diplomatico e culturale. A dare il benvenuto agli ospiti presenti intervenuti il Maresciallo della Camera dei deputati della Polonia Stanisław Karczewski, il Segretario di Stato polacco Adam Kwiatkowski.
Nel 2002 il Parlamento polacco ha dichiarato il 2 maggio Festa dei Polacchi all'estero: un segno di riconoscenza per il “plurisecolare impegno dei polacchi all’estero nella lotta per la riconquista dell’indipendenza da parte della Polonia, per la loro fedeltà e l’attaccamento alla nazione, nonché il loro aiuto verso la Patria nei momenti più difficili”. Il governo polacco, consapevole del ruolo dei polacchi all’estero, pone la collaborazione con le comunità polacche nel mondo tra le sue priorità. Il ministro degli affari esteri Jacek Czaputowicz nel suo exposé, pronunciato lo scorso marzo davanti alla Camera dei deputati, ha sottolineato: “Vorremmo che i polacchi all’estero siano un importante alleato del governo nel promuovere la ragion di stato, la cultura, la memoria nazionale e la narrazione storica polacca”.
Consapevoli dell’importanza che riveste la ricorrenza per tutti i nostri connazionali – indipendentemente dal luogo in cui vivono – ci uniamo a loro nel pensiero ringraziando loro per tutti gli sforzi compiuti, ora e in passato, per il bene del Paese.
Secondo i dati del Ministero degli Affari Esteri, all'estero vivono circa 20 milioni di polacchi e di persone di origine polacca. Molti sono quelli che rimasero negli ex territori della Polonia orientale dopo lo spostamento delle frontiere. Altri – migranti di oggi – formano l’attuale comunità polacca nei paesi occidentali. La diaspora più numerosa è quella americana. Nel 2012 solo negli Stati Uniti oltre 9,6 milioni di persone si sono dichiarati di origine polacca.
Libro con la dedica dell'autore Monika Jakieła disponibile edizione limitata in lingua polacca e in inglese e possibile ottenere aggiuntivo con la traduzione italiana.
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Życie jest jedno i należy je chronić |
Jeśli chcesz osiągnąć cel w życiu, bądź pewny siebie i odważny.. Jeśli ktoś myśli, że nie ma celu, to się myli, bo samo życie jest już celem, a każda przeszkoda ćwiczeniem, jak pokonać problemy i przekształcić je w rozwiązanie |
Zrozumienie obcokrajowców oznacza zrozumienie kultur,a zrozumienie kultury danego kraju tworzy partnerstwo polityczne oraz ekonomiczne |
Monika Jakieła l’imprenditrice polacca in Italia tra le “Stelle del Business 2018”
Erano 20 le “stelle” arrivate in Polonia, il 9 novembre scorso, da 15 Paesi diversi, per condividere con il popolo polacco la ricca conoscenza (ed esperienza) nel “fare affari”, trasmettere modelli positivi, ispirare all'azione e celebrare insieme la pubblicazione del libro di cui sono co-autrici. L'Italia era rappresentata da Monika Jakieła, general manager di DMA Servizi.
Durante la serata di gala tutte le imprenditrici sono state onorate con il titolo di “BUSINESSWOMEN AMBASSADOR” e la statuetta di “Stelle del Business 2018”.
Monika Jakiela, co-autrice del libro “Biznesowe inspiracje Polek na świecie . Cz.II” - "Ispirazioni imprenditoriali delle donne polacche nel mondo. Parte II”, è stata l’unica imprenditrice polacca in rappresentanza dell’Italia. Il libro racconta diverse storie, i percorsi lavorativi e i differenti settori economici in cui le donne polacche, emigrate dal proprio Paese, hanno affrontato un cammino irto di ostacoli ma anche di successi, arrivando a rappresentare, loro stesse, una fonte d’ispirazione e un modello per gli altri.
Nel libro Monika racconta la propria esperienza con sincerità: “Non sono diventata un'imprenditrice per caso. Prima di fondare la mia azienda, ho svolto una solida ricerca di mercato e sviluppato meticolosamente un piano aziendale. Ma la cosa più importante tra tutte quelle che ho fatto, è stata una ricognizione interna. Ho definito i miei obiettivi di vita, ho accettato i miei difetti e ho tirato fuori i miei punti di forza che mi avrebbero aiutato a raggiungere il senso di una vita realizzata. Innanzi tutto fare ordine nella mia testa, la mia vita non andava bene. Si dice che l'arrampicata si inizia sempre dal basso. Io posso aggiungere che si possono scalare le montagne, anche se stai partendo dal fondo” – scrive Jakieła.
“Sono la testimonianza vivente del fatto che in Italia la condizione di straniero non deve essere vissuta come una maledizione e che la burocrazia e le tasse elevate sono tollerabili, a patto che ci si attenga a un piano d'azione dignitoso” – sottolinea l’imprenditrice polacca.
In maniera toccante e con un pizzico di autoironia, Jakiela racconta il suo viaggio in Italia, le prime difficoltà legate all'inserimento nel mercato del lavoro e di come, procedendo a piccoli passi, sia poi riuscita ad avviare la propria attività, che in pochissimo tempo si è rivelata un caso imprenditoriale.
Nel 2013 il progetto internazionale “Ambasciatori della Sicurezza Stradale”, coordinato da Jakiela, è stato premiato come ‘Best Practice Certificate 2013’ dall'European Public Sector Award. Nel 2014 la sua agenzia ha quadruplicato i ricavi dell’anno precedente e ha portato Monika tra i finalisti del Premio all’Imprenditoria Immigrata in Italia 2015 (MoneyGram Award), nella categoria crescita del profitto.
“La mia azienda è registrata in Italia, ma la mia attività è di natura internazionale” - spiega Jakiela nel libro. “Alcune persone sono sorprese dalla versatilità dei servizi da me offerti, altri rimangono sbalorditi dal fatto che, essendo una donna, non abbia timore di lavorare in un settore tipicamente "maschile" e che anzi, a volte, io riesca a scuoterlo fortemente. Altri ancora si stupiscono che, a dispetto degli stereotipi, io stia sviluppando l’ attività in un Paese considerato poco favorevole agli imprenditori, e che l’essere una donna immigrata non ostacoli questa crescita” - confessa Monika nel suo racconto.
Nel libro "Ispirazioni imprenditoriali delle donne polacche nel mondo” Jakiela spiega come la sua insoddisfazione personale l’abbia portata a individuare una nicchia nel mercato dei servizi in Italia - “servizi da considerare di prima necessità e di massima urgenza”.
Developing Mobility Agency - DMA Servizi, l’impresa creata da Jakiela è leader nel campo delle soluzioni innovative e nella promozione della sicurezza stradale in Italia e nel mondo. L’azienda coordina numerosi progetti internazionali pluripremiati, tra cui il programma "Ambasciatori della Sicurezza Stradale", al quale è stato conferito il prestigioso titolo del “Best Practice Certificate European Public Sector Award”, (EPSA 2013), assegnato dall'Istituto Europeo della Pubblica Amministrazione (EIPA) con sede a Maastricht.
“Questo importante premio è arrivato dopo appena un anno della mia attività nell'ambito della promozione della sicurezza stradale. Sentivo di aver fatto a suo tempo la scelta giusta. Finalmente, potevo fare quello che mi piaceva davvero, in un campo a me familiare da quando ero bambina, in un ambiente internazionale e con la sensazione di portare valori positivi nella vita di altre persone e intere società” - spiega Monika Jakiela nel libro.
Nelle pagine successive del racconto dell'imprenditrice polacca scopriamo come ella sia divenuta la rappresentante dei più grandi centri di miglioramento della tecnica di guida in Europa per la loro implementazione al di fuori dell'Italia. Sempre in tema di mobilità e sicurezza per gli stranieri, Jakiela ha lanciato i nuovi corsi per conseguire la Patente di guida italiana “Free to Drive”. Si tratta di un metodo unico, pensato per tutti gli stranieri desiderosi di conseguire la Patente di guida italiana, con l’assistenza di un mediatore linguistico nella lingua d’origine dei partecipanti ai corsi.
Nel libro Monika spiega, inoltre, le tappe successive della sua crescita professionale. Oggi la DMA Servizi è specializzata anche nella promozione del turismo d'affari per i clienti vip. Jakiela è anche fortemente impegnata sul versante delle attività economiche e commerciali per la creazione di partnership e accordi tra aziende italiane e straniere. In particolare, forte della conoscenza del tessuto economico italiano, sviluppata come imprenditrice polacca in Italia, dal 2017 è stata nominata ‘Procuratore Generale del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione della Diaspora Polacca Economica del Mondo’, in qualità di unico rappresentante per l’Italia.
Nel libro Jakiela più volte sottolinea come la consapevolezza della propria identità culturale possa aiutare a distinguersi positivamente nel mondo dell’imprenditoria. “Non mi sono mai vergognata di essere una polacca. Posso dire con fermezza che le radici polacche, i valori portati dalle nostre case, le caratteristiche tipicamente nazionali nel nostro DNA, come la diligenza, il coraggio e la fantasia audace sono un vero ‘asso nella manica’ all'estero. Sono delle qualità grazie alle quali davanti a noi Polacchi, sia negli affari, sia nella vita privata, le porte più difficili da aprire si spalancano” – aggiunge l’imprenditrice polacca.
Nel capitolo “La compaesana di Giovanni Paolo II” spiega inoltre: “Sia in Italia che in molti altri Paesi, la Polonia viene associata alla figura di un grande polacco e Papa - Giovanni Paolo II. Potrei elencare innumerevoli incontri, inclusi gli incontri di lavoro, che iniziavano più o meno così: "Sei polacca? Ecco la connazionale di Wojtyla - il grande uomo e Papa!". Venivo subito accolta bene, con massimo rispetto e fiducia perché ero polacca. Sono originaria di Sucha Beskidzka, una cittadina che dista di appena 20 chilometri da Wadowice, la città natale del nostro Papa polacco. I caratteristici paesaggi montani di cui Giovanni Paolo II, spesso aveva tanta nostalgia, sono i paesaggi della mia infanzia.”
Monika Jakieła viene apprezzata nel campo dell’imprenditoria per la sua spiccata capacità di sviluppare un business fortemente etico. In questo contesto non c’è da stupirsi che la sua storia si concluda con queste parole:
"Quando ho iniziato la mia attività, l'elenco dei miei fallimenti era molto più lungo di quello dei miei successi ma, nonostante ciò, ero profondamente convinta di poter decidere della mia vita.
Mi sono resa conto di quanto il tempo passi velocemente e ho deciso di trovare la felicità in me stessa, per poterla condividere poi con gli altri. Ho immaginato di sentirmi una persona realizzata e, soprattutto, una persona utile. Non intendevo però perdere la mia identità. L'identità è la nostra forza, la nostra ricchezza, che possiamo sempre usare se sappiamo come e dove farlo.
Il mio obiettivo non è il successo, il mio obiettivo è la mia continua crescita, è rendere le mie attività una fonte di soddisfazione e di felicità. La dimensione etica del mio business ha per me una grande importanza. Il successo per me significa il culmine di una tappa, la fine di un percorso. Ma sono una montanara, ed ogni montanaro sa, che quando siamo in cima, siamo solo a metà strada”.